LA TEORIA CHE DIEDE ORIGINE ALLA TEORIA DELLA RAZZA NEGLI ANNI ’30
Tradizionalmente, le teorie del complotto sono uno dei mezzi con cui i governi populisti trovano il riscontro del popolo. Il popolo, facilmente ingannabile soprattutto se poco scolarizzato ed ancor più comunque se poco colto, aderisce più agevolmente alle teorie del complotto. I governi destrorsi sono più propensi a questo tipo di politica perché quando c’è un forte malessere del popolo nasce la tendenza della politica a spo
starsi a destra. Il malessere è anche uno degli elementi che fornisce supporto emotivo alle teorie del complotto.
Il ministro Lollobrigida qualche giorno fa ha tuonato: “No alla sostituzione etnica“; parole alle quali Elly Schlein ha ribattuto definendole “Parole suprematiste“.
Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, intervenendo al congresso della Cisal, ha dichiarato quanto segue “Le nascite non si incentivano convincendo le persone a passare più tempo a casa, perché si intensificano i rapporti, come ha sostenuto qualcuno, non è quello il modo. Il modo è costruire un welfare che permetta di lavorare e di avere una famiglia, sostenere le giovani coppie a trovare l’occupazione. Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro. Non è quella la strada“; poi, rendendosi conto del pericolo di comprensione (nelle parole sue fraintendimento) del suo discorso precisa: “Io ritengo l’immigrazione – spiega il ministro – un fatto naturale fisiologico, sono nipote di un emigrante, quindi mi guardo bene dal pensare che l’emigrazione e quindi l’immigrazione siano un problema. Anzi diventano un’opportunità di crescita per una nazione. Se ci sono richieste di forza lavoro, quando hai esaurito la domanda interna, puoi, devi dotare di forza lavoro anche che venga da altre nazioni. Bisogna chiarire che il primo nemico dell’immigrazione regolare, fatta attraverso flussi organizzati, si chiama immigrazione illegale e clandestina, ed e’ una strada che è stata finora percorsa e che noi stiamo provando a cambiare“
Elly Shlein ribatte “Le parole del ministro Lollobridiga sono disgustose sono parole inaccettabili da chi ricopre il suo ruolo. Ci riportano agli anni ’30 del secolo scorso sono parole che hanno il sapore del suprematismo bianco”
Ma veniamo alla questione della teoria della sostituzione etnica. Questa teoria non è mica nuova? È un estratto della teoria del complotto degli anni 30 che ha portato alla teoria della razza.
La teoria della sostituzione etnica (o “replacement migration” in inglese) è una teoria demografica che sostiene che, in alcune nazioni, l’aumento delle migrazioni può portare ad una sostituzione della popolazione originaria con una nuova popolazione di migranti. Secondo questa teoria, l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione delle nascite in alcune nazioni industrializzate potrebbero portare ad una riduzione della forza lavoro e ad un aumento dei costi sociali. Per far fronte a questa situazione, alcuni governi potrebbero cercare di compensare la diminuzione della popolazione autoctona con l’immigrazione. Tuttavia, la teoria della sostituzione etnica sostiene che, se l’immigrazione dovesse essere troppo elevata e non regolamentata, potrebbe portare ad una sostituzione graduale della popolazione originaria con una nuova popolazione di migranti. Questo potrebbe comportare cambiamenti culturali significativi e potenziali conflitti tra le diverse comunità. E’ importante notare che la teoria della sostituzione etnica è stata criticata da alcuni studiosi, che sostengono che non tiene conto di fattori importanti come l’assimilazione culturale e l’integrazione dei migranti nella società ospitante. Inoltre, la teoria può essere utilizzata per sostenere posizioni xenofobe o razziste.
Con queste metodologie si creano dei falsi sistemi e dei falsi nemici, utili a distrarre il popolo indicando lontano da dove sono realmente i problemi. Il popolo guarda in alto la luna indicata come problema, mentre in basso le case prendono fuoco. Poi, dopo che queste teorie del complotto hanno fornito un falso nemico ed un falso problema si deve dare al popolo una falsa soluzione: così mentre chi davvero crea problemi la fa franca, si dà in pasto al popolo degli innocenti spacciati per colpevoli. Il popolo è soddisfatto, anche se più danneggiato, gli innocenti sono stati colpevolizzati e i colpevoli l’hanno fatta franca. È già successo, succederà ancora. Ma ogni volta che il popolo si fa fare fesso dimentica per un periodo che è il popolo stesso a sorreggere tutto. Così accade quello che è accaduto ogni volta nella storia, l’ho già detto e lo ripeto: ricorda sempre il 5 novembre!