Da quando è iniziata la campagna di vaccinazione (e forse anche un po’ prima) per il covid-19, è iniziata anche una sorta di battaglia antivaccinista, volta a tentare di avvalorare l’idea che i vaccini covi-19 fossero pericolosi per la salute al punto da superare i rischi portati dallo stesso covid-19.
La battaglia antivaccinista si è combattuta e si combatte su più piani, dalle insinuazioni più fantasiose, come l’idea che si sia di fronte ad un siero genico; a parte l’utilizzo scorretto del termine “siero”, dato che Il siero è il liquido tratto dal sangue, formato da plasma senza fibrinogeno, fattore VIII, fattore V e protrombina. Ed il vaccino, qualunque attuale vaccino per il covid-19 non è nulla di tutto questo.
Poi c’è l’altra parola: “genico”: credono, od affermano comunque, che i vaccini ad mRNA siano una terapia genica! Con terapia genica si intende la modifica del materiale genetico (DNA) all’interno delle cellule al fine di poter curare delle patologie (es. malattie genetiche). Fu concepita a seguito del grande progresso delle metodiche di biologia molecolare e ingegneria genetica sviluppatesi a partire dagli anni ottanta.
Andiamo più a fondo: Anche se la terapia genica si definisce come qualsiasi trattamento che altera la funzione di un gene (e qui già non ricadiamo nel metodo di funzionamento dei vaccini ad mRNA per il covid-19), spesso si ritiene che consista nell’impianto di geni normali nelle cellule di un individuo con carenza di tali geni normali a causa di uno specifico disturbo genetico. Questa tecnica viene definita terapia di inserimento genico o terapia di inserimento dei geni.
I vaccini ad mRNA per il covid-19 possono essere, dunque, definiti “Terapia genica”? NO! OVVIAMENTE NO!
I vaccini a mRNA, infatti, non modificano il DNA, come riporta la nota presente nel sito dell’Istituto Superiore di Sanità: «Oltre a non avere le ‘istruzioni’ per modificare il Dna, l’RNA messaggero non entra mai nel nucleo della cellula, che è la parte che contiene il genoma, e non può quindi alterarlo in nessun modo. Inoltre l’RNA messaggero si degrada dopo pochi giorni, una volta eseguito il suo “compito”». L’obiettivo dei vaccini mRNA, che non viene affatto replicato, è quella di far produrre alla cellula la proteina Spike da far poi riconoscere al nostro sistema immunitario.
Quindi in alcun modo si potrebbero definire “terapia genica”, né tanto meno sono considerabili un siero.
Ma i negazionisti non mollano e qualcuno insiste che il termine “siero” è detto solo in modo dispregiativo; il che può andar bene, ma dovrebbero argomentare il perché del disprezzo… e li ogni argomentazione, ad oggi almeno, decade.
Dalla ipotesi che i vaccini potessero interagire con il 5G, a quella secondo cui il tentativo fosse di controllarci attraverso le modifiche genetiche, o di avvelenarci; l’idea che nei vaccini vi fossero elementi tossici e dannosi, ecc. fino a ricadere sul tentativo più “raffinato” (ma solo se paragonato alle castroneria dette prima), ossia l’ipotesi della presenza di effetti collaterali tanto gravi da rendere i vaccini pericolosi, ancora una volta, molto più del virus (che alcuni, poi, sostenevano neanche esistesse o che fosse una influenza).
Mi capita, spesso, di leggere di accuse degli antivaccinisti secondo cui ci sarebbe una enorme ondata di morti sospette da vaccino. Come loro stabiliscano siano morti da vaccino è un interrogativo che era irrisolto, all’inizio, e così è stato sino alla spiegazione data da alcuni di loro (ed a bene vedere sarebbe stato un atto di carità verso di loro non diffondere le loro idee).
Sembra per loro sia sufficiente osservare gli annunci di morti apparentemente inspiegabili, la quantità di morti improvvise, del periodo post-covid.
A star a sentire loro sembrerebbe che vi siano chissà quanti morti inspiegate; se ne dovrebbe dedurre (quindi) esserci un numero più alto di morti, rispetto a prima del covid-19. La cosa interessante è, però, che a guardare le statistiche delle morti non si rilevano più morti giornalieri medi degli altri anni: in Italia, in media, muoiono ogni giorno circa 1600 persone e nel mondo circa 140mila; tra essi la maggior parte sono anziani e malati, ma non mancano giovani e persone apparentemente senza problemi; ogni giorno, ogni singolo giorno dell’anno da sempre.
E, dunque, se fosse occorso un evento grave tale aumentare le morti si dovrebbe evincere, a meno di non teorizzare di contro un abbassamento, in qualche modo verificabile però, delle morti globali previste, in modo da avere un bilanciamento.
E questo non c’è.
D’altronde, se fosse stato possibile vaccinare tutta l’Italia in un giorno, il giorno dopo avremmo avuto circa 1600 morti DOPO il vaccino, 1600 il giorno dopo e così via.
Non è difficile comprendere che il “post hoc ergo propter hoc” (dopo di questo, quindi a causa di questo) sia una fesseria e che, se davvero vi fosse qualcosa di strano, si dovrebbe evincere da una anomalia in qualche modo correlabile.
I vaccini sono farmaci e tutti i farmaci portano effetti collaterali, su questo non discuto.
Ma la categoria dei vaccini è quella più controllata e sicura tra i farmaci.
Che esistano effetti collaterali e che qualcuno possa essere anche grave è vero. Ma va da se che, per essere ammesso sul mercato, un farmaco deve porre una persona in una condizione di minor rischio rispetto alla condizione di non prendere il farmaco.
Altro argomento fallace tipico è quello secondo cui un farmaco andrebbe preso quando si è malati, non quando si è sani. I vaccini sono farmaci del tipo che si prendono in presenza di un rischio in modo preventivo, in quanto si stima che i rischi che si correrebbero in caso di verificarsi dell’evento senza aver prima assunto il vaccino siano più gravi.
Ancora, un argomento tipo è quello dell’ostentazione del fatto che alcuni soggetti abbiano contratto il covid-19, senza vaccinarsi, e non abbiano vissuto alcuna forma grave. Questo succede, il covid-19 ha un tasso di aggravamento serio non altissimo, ma abbastanza da rendere pericoloso l’esporvisi senza vaccino. Ergo, non c’ è nulla di strano nel prenderlo senza avere gravi conseguenze, ma ciò non toglie che il rischio è alto per chiunque si esponga al pericolo di contrazione del covid-19 senza vaccinazione.
All’essenziale, il covid-19 può causare danni seri a chiunque, con maggiore rischio per anziani e malati, ma questo non significa che prenderlo senza essere vaccinati implichi la morte o danni enormi. E’ solo un rischio. Ma in qualunque contesto, se si desidera stare bene e mantenere lo stato di benessere è cosa buona e razionale porsi nella condizione di minor rischio; ed a parità di condizioni si rischia meno se si è vaccinati.
Ancora, poi, ci sono le polemiche secondo cui PFIZER non abbia completato il percorsi di sperimentazione ed immesso il farmaco sul mercato con forma sperimentale, altro argomento fallace (per il quale sarebbe cosa buona però fare un articolo a parte).
Una cosa che possiamo notare è come le teorie del complotto abbiano molte forme diverse e come queste forme non sembrino fermare il fenomeno che ritengono pericoloso, mentre ogni complotto reale della storia si è dimostrato molto ben definito e sia crollato praticamente quasi immediatamente dopo la presunta emersione di evidenze, che quindi se non ci sono non dovrebbero poter confermare nulla, mentre se ci sono avrebbero dovuto far crollare il tutto.
In queste ore si sente parlare, poi, della apparente maggiore frequenza di ictus tra gli over65 vaccinati.
Premettiamo che non abbiamo ancora dati sufficienti ad emettere una sentenza conclusiva intelligente.
Possiamo però osservare come l’allarme sia quantomeno prematuro.
Si tratta di dati derivati da segnalazioni giunte e non verificabili in modo diretto e che non è quindi correlabile. Gli ospedali non hanno riscontrato nulla di simile e va considerato che un eventuale reale aumento di ictus, prima di essere attribuito alla campagna di vaccinazione, andrebbe in qualche modo correlato.
Il CDC (Centers for Disease Control and Prevention) è l’ente americano di controllo medico che avrebbe ricevuto le segnalazioni. Va considerato che le segnalazioni, in questo caso, non hanno alcuna modalità di verifica. Il CDC se ne sta occupando e l’ha annunciato direttamente sul proprio sito ufficiale.
Nel comunicato condiviso si può capire come l’ente stia monitorando tutte le possibili controindicazioni dei vaccini, soprattutto quella segnalata recentemente e che riguarda un aumento degli ictus ischemici.
Normalmente, prima che queste segnalazioni vengano confermate, passano diversi step di controllo e, se davvero esiste una correlazione verificabile e dunque imputabile, si conferma il dato.
Secondo le ricerche che abbiamo a disposizione, però, al momento non sembra che l’aumento di ictus sia direttamente correlato con la vaccinazione, infatti i parametri da tenere in considerazione sono tanti e le cause reali potrebbero confondersi con la necessità di trovare nei vaccini il colpevole di questi problemi di salute e non si è neanche sicuri che l’aumento sia effettivo. Si sta, dunque, parlando di aria fritta, come al solito, quando si parla di antivaccinismo.
Se davvero (e non lo possiamo escludere) emergesse una forma di rischio andrebbe stimato e valutato, ma va anche ricordato che in ogni istante – su base scientifica – possiamo affermare che la vaccinazione ha costituito sempre e comunque la scelta che poneva, sulla base dei dati momentanei, il minor tasso di rischio e persino una eventuale, quanto improbabile, conferma potrebbe non ribaltare la situazione.
Resta quindi, ad oggi, la scelta più saggia e razionale quella di vaccinarsi, se si ha a cuore la propria salute e quella dei nostri cari.