Ancor oggi mi capita, su alcuni blog ed in alcuni gruppi di discussione, di imbattermi in negazionisti che parlano della famosa bufala secondo cui le indicazioni di AIFA e OMS sarebbero state di usare, per il covid, solo “tachipirina e vigile attesa”. Questi signori accusano di aver vietato cure alternative per favorire blandi rimedi, che poi hanno portato alla degenerazione della malattia. Interessante che questi signori, poi, neghino la necessità del vaccino e non osservino come chi, secondo loro, avrebbe negato la necessità di farmaci più efficaci, in certi casi, però (stranamente) avrebbe riconoscito la gravità della malattia. Peccato, però, che tutta la storia di “tachipirina e vigile attesa” oltre a non c’entrare nulla sia una mezza fesseria! Il protocollo, infatti, non è mai stato solo tachipirina e vigile attesa e questo si può verificare.
Basta (e sarebbe bastato) andare a leggere tutte le linee guida di AIFA e OMS per accorgersi che già da aprile 2020 era previsto anche altro. Tachipirina e vigile attesa sono antipiretici: significano “prendi un antipiretico e vedi come va, se non migliori segui le istruzioni”… Ecco le linee guida del tempo: https://www.aifa.gov.it/aggiornamento-sui-farmaci-utilizzabili-per-il-trattamento-della-malattia-covid19
dove leggi di dover fare solo tachipirina e vigile attesa? Io ero li al tempo. Se poi voi vi limitate a due info sentite su FB è un altro problema. A seconda della gravità del livello si consigliavano anche: Antinfiammatori non steroidei (FANS), Eparine, Antibiotici e Cortisonici…. ed all’occorrenza di andare in ospedale. Speranza, in una comparsa in TV affermò che nella maggioranza dei casi sarebbe bastato “tachipirina e vigile attesa” ed è vero, io ho usato quelli. Non escludeva (anzi consigliava e fu precisato più volte) che, all’occorrenza, si sarebbe dovuto seguire le linne guida, tanto è vero che riteneva la cosa preoccupante al punto di consigliare il vaccino. Se fosse bastato con sicurezza “tachipirina e vigile attesa” non avrebbe avuto senso consigliarlo. Quello che veniva sconsigliato era di seguire cure alternative che, al vaglio dei dati, non funzionavano! La guarigione di migliaia di persone con quelle cure non simboleggiava nulla: il protocollo ci insegna che senza un doppio cieco (e mancava nelle cure alternative) affemare la sicurezza di un farmaco o la sua efficienza è falsità. Ergo, al solito, chi nega le questioni è sempre e comunque chi non segue il protocollo, ossia chi è antiscientifico.
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